Narrativa di viaggio: tre itinerari che non potete perdere

Luglio 13, 2018

La narrativa di viaggio è stata, per molto tempo, tra i generi più apprezzati. Capirne il perché è semplice: provate a chiudere gli occhi e ripercorrere i luoghi di cui avete letto, che parola dopo parola avete immaginato… panorami inaspettati, tramonti eccezionali, luoghi di cui mai avreste immaginato le latitudini diventano, all’improvviso, ad un passo da voi.

Oggi, amici di Storybox, è proprio di questo che vogliamo parlarvi ben consapevoli, però, che di tipi di viaggio ce ne sono infiniti. Leggete allora i nostri consigli e poi raccontateci dei vostri viaggi tra pagine e parole, alla scoperta di posti lontani o alla scoperta di voi stessi.

Non fatevi scoraggiare dal numero delle pagine, Shantaram (Gregory David Roberts) è uno di quei viaggi da fare almeno una volta nella vita. I profumi, i suoni e le atmosfere indiane usciranno dalle pagine per conquistarvi… attenzione però, siamo ben lontani dall’immagine di un’India romantica. Leggerete di un posto meraviglioso si, ma anche a tratti violento nel suo essere rappresentato senza filtri. La storia è l’autobiografia dell’autore, evaso da un carcere australiano e scappato in India dove vivrà per dieci anni tra esperienze che lo segneranno al punto da fargli fare, parallelamente, un importante viaggio interiore.

Quante volte cerchiano di scrutare lontano senza renderci conto di non conoscere neppure ciò che ci è più vicino? Viaggio con asino di Andrea Bocconi e Claudio Visentin, vi porta invece alla scoperta di un Italia “minore” lungo gli antichi sentieri d’Abruzzo.  Protagonisti uno scrittore di viaggi, un professore universitario, i loro figli e due asini alle prese con un viaggio lento e affascinante, puntellato da soste e incontri imprevisti tra montagne, boschi, paesi, chiese e rovine… pronti a partire?

L’ultimo consiglio di lettura che vogliamo offrirvi potrebbe sembrare curioso. Non si tratta di andare alla scoperta di un luogo da segnare sulla vostra cartina delle mete sognate, quanto piuttosto di imparare a leggere oltre i luoghi che, più spesso, possono essere simboli di qualcosa di molto più profondo. Le città invisibili di Italo Calvino è un grande classico della nostra letteratura, uno di quei testi da leggere quando si è pronti e conservare nel cuore.

Il romanzo segue il dialogo tra Marco Polo e l’imperatore dei Tartari Kublai Khan il quale chiede all’esploratore di descrivergli e raccontargli delle 55 città del suo immenso impero. Il confine tra fantasia e realtà diviene impercettibile e si presta ad essere attraversato con curiosità dal lettore che sarà così in grado di scegliere il suo itinerario personale dentro e fuori dal libro.

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